Pensieri da condividere di Monica Micelli

3° Eyco Youth Forum - Menorca (ES) - Acirkaos - Agosto 2018

Ogni arte e ogni mestiere si impara facendo, sperimentando, esperendo, facendo quindi esperienza in prima persona, ma anche e soprattutto in relazione con gli altri. Per molti lo è stato, per me pure, specie nei giorni dedicati allo Eyco Youth Forum di quest’anno, a cui ho avuto la fortuna di partecipare.

Alla partenza portavo con me una motivazione forte, legata alla passione del circo e al desiderio di crescere in dialogo con persone che condividono la medesima realtà, e la disponibilità ad accogliere e a mia volta a dare ciò che il progetto promosso da Eyco avrebbe proposto e chiesto di mettere in gioco.

Quello che ho trovato una volta là, scoperto che le fatiche di una prima volta e di una lingua ancora da rendere pienamente propria potevano essere sciolte nel riconoscimento di una comune appartenenza e di una trasversale intenzionalità progettuale, è stato molto più di quello che avrei saputo immaginare e potuto sperare. Un’occasione unica per favorire l’incontro e lo scambio tra giovani di diversa nazionalità, per comprendere l’interesse diffuso a livello europeo di costruire un ponte tra realtà vicine ma spesso non comunicanti, e allo stesso tempo di favorire e promuovere un piano di confronto e dialogo per le nuove generazioni che fanno il loro ingresso nel mondo del circo, perché attraverso il protagonismo e la partecipazione possano riscoprire e far proprio il valore di un ruolo attivo all’interno dei processi decisionali che riguardano lo svolgersi futuro delle strade percorse e ancora da percorrere entro l’esteso orizzonte del circo contemporaneo.

In questo senso, prezioso è stato l’incontro coi rappresentati di Eyco, che hanno avuto un’intuizione e hanno deciso di muovere i primi passi con entusiasmo e fiducia, che hanno intravisto una possibilità ancora tutta da inventare e hanno saputo accompagnare il processo in atto, senza imporsi alla guida, ma lasciando ampio margine di manovra a quanti hanno risposto all’invito e provato a scoprire la bellezza di un disegno che prende forma orientando insieme la direzione e l’andamento del tratto.

Prezioso è stato anche l’incontro con i giovani che avevano partecipato alle precedenti edizioni del Forum, perché rimanendo aperti al dialogo hanno comunque trovato parole e gesti per dare continuità al progetto di Eyco nel tempo e per chiamare a nuova consapevolezza rispetto a un impegno preso e che ci ha visto tutti coinvolti in quanto rappresentanti delle nostre rispettive nazioni.

Prezioso, poi, l’incontro con i nuovi giunti, che hanno saputo dare la misura di un movimento non solo in crescita, ma anche estremamente vivo e generativo. Molti gli scambi, infatti, molti i momenti di ideazione e creazione condivisa, molti anche gli aspetti critici che si sono rilevati e i compiti di cui si è avvertita la necessità, ma non di meno la voglia di rendersi tutti partecipi e dare il proprio contributo a questa azione innovativa e trasformativa che sogna un domani in cui il circo possa essere portato da tutti, e sempre di più anche dai giovani, in ogni luogo, quale reale punto di incontro, di mediazione e di promozione sociale e culturale. È questa l’aria che abbiamo respirato allo Youth Forum, questa l’energia che ci ha attraversato e avvicinato al di là delle distanze geografiche e linguistiche, questa l’istanza che ci ha restituito alle nostre giornate e alle nostre realtà locali consapevoli di essere parte di un progetto più grande, in cui ci inseriamo e ci scopriamo coautori, e che inevitabilmente muove oltre di noi, per ricomprenderci ancora.

Questo il motore, questa la spinta, questa l’urgenza che poi abbiamo avuto modo di ritrovare nello sguardo e nelle parole dei giovani che hanno partecipato al primo CircoSfera Youth Forum, durante il XVII Meeting di CircoSfera degli Operatori di Circo. Curiosi di conoscere più da vicino questa esperienza, alcuni ragazzi e ragazze di diverse realtà di circo italiane si sono interessati al progetto e hanno portato il loro importante punto di vista sulle prime questioni trattate. Nei loro racconti, alcune domande e una grande disponibilità allo scambio, al confronto e una volta di più alla creazione condivisa di un movimento che possa essere di valore per noi, ma anche e soprattutto di valore per tutti i giovani che desiderano dare il proprio contributo alla promozione e allo sviluppo delle arti circensi in Italia, condividendo esperienze, portando nuove idee e prendendo posizione rispetto a quelli che sono i passi da compiere oggi e domani.

Anche in questa più recente occasione, la sorpresa è stata grande, perché giungendo da diverse città, ognuno con le proprie storie e i propri sogni, forte dei propri apprendimenti e segnato dai propri vissuti, ci siamo comunque sentiti e riconosciuti fin da subito parte di una medesima comunità, di una stessa famiglia, quella del circo, che non può mancare al confronto con le fatiche e le contraddizioni del tempo storico che stiamo attraversando, ma può cogliere questo confronto come un’occasione, per ripartire con nuova linfa e nuove speranze verso un orizzonte di senso e pratiche che già c’è, perché insieme lo stiamo creando.

Monica Micelli dalla scuola di circo Arcobaleno di Borgosesia (Vercelli).

Monica da vita, insieme ad un gruppo di amici, al gruppo informale di circo Circoliamo, una nuova realtà a Como, ideata e promossa dai giovani per i giovani, dove potersi incontrare per condividere la passione per il circo, il teatro e le arti affini, oltre che partecipare a eventi e creare spettacoli insieme.