Pensieri da condividere di Ileana Berardinetti
Eyco NICE meeting 2018 - Leuven (BE) - Cirkus in Beweging
Il 4 novembre si è concluso il NICE (network of international circus exchange) meeting organizzato da EYCO (European youth circus organisation) presso la scuola Cirkus in Beweging a Leuven-Belgio. Qui si sono riunite persone provenienti da 14 Paesi europei che operano nel mondo del circo, con il desiderio di condividere, riflettere ed aggiornarsi sulle pratiche circensi e sul personale modo di proporle all’interno del proprio contesto professionale.
Tra i partecipanti c’ero anch’io: sono Ileana, una giovane assistente di acrobatica aerea che opera nella Scuola di circo Sportica, a Pinerolo, e questa è stata la prima volta che sono uscita dall’Italia per prendere parte ad uno scambio internazionale.
Ero inizialmente curiosa, ma al contempo intimorita a lasciare la palestra in cui pratico, che per me è un po’ come essere a casa, per raggiungere una nuova meta sconosciuta. Poi però sono giunta a Leuven, e pedalando, talvolta perdendomi, tra le sue vie, ho conosciuto posti bellissimi di cui terrò memoria; tra questi vi sono la scuola Cirkus in Beweging, la chiesa gotica sconsacrata Predikherenkerk e la Hal 5. Tra le mura di questi luoghi tutti noi partecipanti ci siamo conosciuti, abbiamo giocato, mangiato, e appreso soprattutto tramite i workshop proposti.
Ognuno aveva modo di scegliere liberamente, a seconda delle proprie curiosità ed interessi, a quali attività formative prender parte nel corso delle giornate. Sebbene ci fosse molta varietà, i temi dei laboratori non erano scollegati gli uni dagli altri, ma ruotavano attorno a due temi principali che hanno caratterizzato il Nice meeting di quest’anno.
Il primo aveva l’obiettivo di favorire la riflessione riguardo le nuove forme che la pratica circense potrebbe assumere, e nel far questo siamo stati invitati ad uscire dagli schemi e a farci ispirare dall’apporto di arti giovanili alternative. Abbiamo così avuto l’opportunità di metterci in gioco provando a praticare in maniera facoltativa il parkour, anche nella sua variante aerea, e il laboratorio di percussioni, ma anche ci siamo dati il tempo per sederci e discutere insieme, domandandoci: che cosa le organizzazioni circensi possono apprendere dal successo dell’arte urbana oggi praticata dal mondo dei giovani? Quali elementi possono ispirarci? In che modo si potrebbe costruire un legame? Sono contenta di essermi confrontata con questi punti interrogativi che mi hanno permesso di approfondire il significato delle diverse forme d’arte, i valori di cui si fanno portatrici e le subculture che esse rappresentano. E poiché anche le professioni nel campo dell’insegnamento e dell’arte non si arrestano mai, ma sono caratterizzate dalla costante tensione alla ricerca, penso che soffermarsi a riflettere su questo tema sia un elemento importante per permettere all’arte di continuare ad evolversi, integrandola, creando connessioni, unendo persone ed assistendo così alla nascita di qualcosa di nuovo.
Il secondo tema focale ha riguardato più direttamente i giovani, ed in particolare si è voluto valorizzare l’apporto dato dall’ingresso delle nuove generazioni nel mondo del circo. A tal proposito si son tenuti workshop che volgevano l’attenzione ai teenagers e alle metodologie d’insegnamento, ai giovani volontari-assistenti e al loro grado di partecipazione all’interno delle organizzazioni, e infine si è tenuto un seminario riguardante i progetti internazionali di circo. È appagante, come facente parte del gruppo under 25, sentirmi riconosciuta e apprezzata, ma anche sapere che la comunità del circo investe nella nostra crescita professionale, creando per noi molteplici progetti che ci permettono di vivere esclusive esperienze di formazione e apprendimento tramite e con i professionisti del campo. Il NICE meeting è un esempio! Altri esempi sono stati illustrati durante il seminario, il quale si proponeva di mostrare la rete di organizzazioni e progetti che operano per promuovere lo sviluppo dell’arte circense e la formazione dei suoi operatori. Tra questi si è dato largo spazio alla presentazione del gruppo nato di recente EYCO Youth Forum che ha esposto a tutti i partecipanti le sue linee guida e finalità; ad oggi i membri stanno lavorando alla creazione di un proprio conto bancario sotto EYCO, necessario per poter creare nuove occasioni di scambio per giovani nella formula KA1-mobilità ai fini di apprendimento, o KA2-partenariati strategici.
Ho apprezzato molto l’impegno degli organizzatori che hanno fatto di quel momento più di altri un’occasione di informazione e aggiornamento sullo stato attuale della rete internazionale, ma soprattutto un’occasione per svilupparla intessendo nuovi intrecci, lasciando a noi partecipanti lo spazio per presentare ulteriori progetti attivi o idee per progetti futuri. Ho visto così muoversi sotto i miei occhi una fitta rete costituita dall’entusiasmo di persone alla ricerca di nuove connessioni ed alleanze, in vista della creazione di nuove strade, che potrebbero portare la comunità circense a crescere e migliorarsi.
È stato proprio l’incontro tra persone di Paesi lontani, a suscitare in me le più piacevoli emozioni. Si tratta di un incontro dettato dal desiderio di conoscersi, di condividere pensieri e domande, di continuare ad imparare gli uni dagli altri e di contribuire tutti insieme in un’ottica solidale a rendere ancor più forti i legami del mondo circense. Nel corso di questi quattro giorni ho sentito più volte definire il circo con la parola “Famiglia” ed è un termine che ben si addice all’ambiente che si era creato, ma non solo, è un termine che mi ha fatta ricredere, facendomi sentire che casa mia era anche un po’ lì, in quel luogo fatto di vicinanza tra le persone, fatto di un vicendevole interesse e prendersi cura.
È arrivato velocemente il quarto giorno, la conclusione del nostro soggiorno a Leuven. Ho lasciato quella città per rientrare in Italia con un bagaglio più pesante, fatto di nuovi insegnamenti trasmessi da professionisti eccezionali, idee, domande e tanto orgoglio e soddisfazione per essere parte anch’io della Famiglia del circo.
Ringrazio CircoSfera per avermi offerto la possibilità di vivere quest’esperienza memorabile!
Ileana Berardinetti