a cura di Ilaria Bessone
Pochi giorni prima del NICE meeting ho ricevuto la proposta da parte dell’Associazione Giocolieri e Dintorni di partire per l’Olanda e partecipareall’incontro. Così, grazie all’appoggio di fidati colleghi che si sono offerti di sostituirmi sul lavoro, ho potuto cogliere al volo l’occasione ed entrare, perla prima volta, nel fantastico Dream Team italiano insieme a Gabriella, Tommaso, e, naturalmente, Adolfo.
Ammetto che non sapevo esattamente cosa aspettarmi: a spingermi c’era soprattutto la voglia di conoscere la realtà europea dei progetti di piccolo circo e circo sociale, e le persone che hanno contribuito a crearla e svilupparla. In realtà, il programma fitto di impegni e l’impeccabile organizzazione hanno datospazio a molto altro. Così, ho riportato a casa un bagaglio arricchito sia dal punto di vista tecnico che umano. Intanto, l’opportunità di vedere quanto in alcuni paesi europei il valore sociale ed educativo del circo sia da anni riconosciuto anchea livello istituzionale, rappresenta un forte incoraggiamento a crescere e proseguire il lavoro. Anche le idee innovative e l’entusiasmo che ho scoperto, e la possibilità di ascoltare le esperienze di chi raggiunge risultati importantissimi in contesti davvero complessi, come il community circus di Belfast, è servita da grande stimolo.
Grazie ai nuovi contatti, la possibilità di visitare e collaborare con altre realtà in Europa mi sembra molto più concreta! Il meeting ha poi contribuito a chiarirmi le idee sugli schemi di finanziamento dell’Unione Europea e dei progetti che è possibile realizzare. D’altra parte, nuove idee per reperire fondi sono arrivate dalle iniziative di crowd funding di alcune scuole di piccolo circo. Inoltre, anche se non è questa la sede adatta per un argomento così complesso, il fatto che in alcuni paesi europei (primo fra tutti il Regno Unito) esistano protocolli rigidamente definiti su questioni che in Italia ancora non vengono nemmeno discusse, quali la prevenzione dell’intervento in caso di denuncia di molestie sessuali nei corsi di circo, mi ha dato da riflettere.
Grazie ai workshop ho poi avuto modo di confrontarmi, mettermi in gioco e ricevere feedback specifici sui miei metodi di insegnamento. Una volta rientrata, questa esperienzasi è spesso rivelata utile nella pianificazione e nella conduzione delle lezioni. Insomma, la partecipazione al NICE meeting 2012 si è rivelata un’esperienza proficua e stimolante. E non ho ancora menzionato la ciliegina sulla torta, ovvero la magica atmosfera e gli spettacoli di fama internazionale offerti dal concomitante festival di circo contemporaneo Circo Circolo!Ora non resta che augurarsi che le nuove idee nate al meeting si realizzino e che nascano nuovi progetti in tutta Europa. E naturalmente, che in un futuro prossimo il NICE meeting possa arrivare in Italia.